Internet e la TV. Qualcuno una volta ha definito l'essenza di
Internet dicendo, se ben ricordo, che la Rete avrebbe "il
corpo di un quotidiano e l'anima della TV". Qualunque cosa
intendesse dire, non è una definizione del tutto campata
in aria e sembra alludere a una qualche forma di sovrapposizione.
Eppure, se si pensa ai due mezzi, le differenze balzano agli occhi.
Internet è qualcosa di cui tutti parlano, ma pochi conoscono,
e che pertanto pretende l'azione ed esercita la perseveranza.
Il PC va scelto, il provider pure: tra tanti, tutti uguali e tutti
diversi. E che dire dei servizi? Posta elettronica, World Wide
Web, fin qui tutto bene (più o meno). Ma poi ci parlano
di newsgroup, di chat line, e persino di un fantomatico "spazio
Web" (che sarà mai?) e di cui potremmo usufruire (e
come?). E poi il modem, che va configurato, e i programmi, che
sono tanti, che cambiano, che bisogna tenere aggiornati. E quando
finalmente la connessione c'è, implacabile avanza è
l'interrogativo: e ora dove vado? a chi scrivo? cosa faccio?
Con la TV siamo cresciuti. La TV, negli anni '50, "ha fatto
gli italiani". Il televisore si eredita, ce lo si passa,
lo si compra all'angolo e si prende lo stesso che ha il vicino,
il collega, l'amico. Si accende in quattro e quattr'otto e i canali
sono là, tutti noti, tutti prevedibili, con la loro guida
sul giornale del mattino. Niente fatica, nessun dolore.
E poi la TV si guarda insieme, con gli amici, in famiglia, una
volta persino al bar, a precorrere il maxischermo in piazza. E
quando si è soli… finalmente il divano è nostro!
Ma Internet no. Internet la si "guarda" in silenzio,
abbarbicati su un improbabile scranno ergonomico, mettendo a rischio
i propri affetti (che dal salotto, proprio davanti alla TV, ci
esortano a raggiungerli), sempre e comunque in solitudine e tardi,
tardi la sera. Eppure così liberi: di esplorare, di conoscere,
di sperimentare.
Insomma, ci sono buone ragioni per attendersi che, presto o tardi,
Internet e TV approdino a liete nozze, proprio perché,
così diverse, hanno bisogno l'una dell'altra. E sarà,
come sempre, un matrimonio d'interesse.
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